venerdì 22 febbraio 2013

E.. BRAVO ME.


Tempo di valutazione.
Tempo di fermarsi un attimo a riflettere, tirare una riga, cercare di essere il più critici possibile verso sé stessi e capire cosa funziona bene e cosa meno.
Ogni anno, di questi tempi io faccio così.
Mi guardo da fuori, chiedo ai miei colleghi, chiedo a me stesso e cerco di intuire se l’anno che ho alle spalle sia stato significativo dal punto di vista professionale e umano. Voglio sapere quante cose mi sono portato a casa, quanto ho imparato, come sono migliorato. E da quale punto di vista la strada è ancora lunga.

Si è chiuso un anno intenso, per certi versi ottimo e, senza dirlo troppo forte, spettacolare.
Un master, più consapevolezza dei miei 30 anni, un lavoro diverso, i primi riconoscimenti e la strana sensazione che, in effetti, ci sia molto di più.
Quest’anno non voglio essere troppo critico. Professionalmente ho dato e ricevuto tanto. Fosse sempre così, il lavoro sarebbe solo un piacere.
Mi sembra giusto dire grazie a chi ha permesso una crescita che non è solo avvertita. E’ reale e concreta. Non è solo un presentimento personale. E’ una certezza condivisa da chi mi sta intorno. E questa è la soddisfazione più grande.

Questo sapore, queste sensazioni danno un senso a notti insonni, pesanti carichi di lavoro, ai sacrifici di vita personale e a tanto altro ancora.
Ma la cosa più importante è riuscire a sentirsi dentro che tutto ciò comporta un cambiamento. E dico riuscire a sentirlo. Perché ogni giorno, situazione, avvenimento ci cambia. Ma riuscire ad avvertirlo e capire che cambi in meglio non è banale. E’ il lavoro più difficile.

Quest’anno io lo sento. L’ho sentito, l’ho avvertito ne sono consapevole.
Tutto ciò mi restituisce grande motivazione e determinazione. Mi piace quello che faccio, ogni giorno voglio migliorarmi e crescere. Per questo ringrazio chi mi sta intorno e mi mette in condizione di farlo. Dopo anni che non succedeva, mi sento a mio agio. So che posso dare di più, ma sento che prima o poi ci arriverò. Viaggio su un terreno fertile e ogni passo semina esperienza.

Ma quest’anno però un grazie e un bravo devo dirlo anche a me stesso.
Rifarei tutto quello ho fatto fino a qui. Perché se non avessi vissuto ciò che di meno positivo c’è stato prima, oggi non vivrei così.
E’ sempre più vero che tutto conta.

Voglio quindi essere positivo e un filo autocelebrativo.
Visto il grande impegno, posto il risultato più tangibile di tutto questo lavoro. Il mio primo “1° premio”. Un riconoscimento che abbiamo vinto per la campagna “SuperEnalotto – Lasciatemi Sognare”, migliore campagna del 2012 nella categoria Best Impact ai MediaKey Awards, una delle manifestazioni più rilevanti nel panorama pubblicitario italiano.

Con l’augurio di vincerne un altro, mi dico bravo, giro pagina e ricomincio a macinare kilometri.
:D

Video Premiazione "Lasciatemi Sognare"